Dovrei comprare un'agenda con la copertina blunotte.
Dovrei scrivere un libro che cominci con una fine.
Dovrei acquistare una stilografica nera, un temperamatite di gommapiuma.
Dovrei andare al cinema con gli occhiali sulle ginocchia.
Dovrei coccolare le stelle per non farle sentire sole.
Dovrei concepire una vita che dall'ombelico in poi sappia illuminare persino una biblioteca.
Dovrei mungere la Via Lattea.
Dovrei pensare meno a pensare di pensare.
Dovrei indignarmi per chi non si sente degno di sentire.
Dovrei smetterla di interrompermi quando parlo da solo.
Dovrei abbassare la voce quando sto zitto.
Dovrei spremere le meningi senza paura di berne il succo.
Dovrei legalizzare lo zucchero di canna nella mia vita.
Dovrei imparare a perdere peli come un gatto.
Dovrei portare a termine ciò che
Dovrei odiare con tutto me stesso l'anafora, l'anastrofe anche.
Dovrei smetterla di dover fare.
Dovrei smetterla di dovere.
Dovrei fare.
Dovrei?
Filoporeia.
"Amore per il cammino". Pensieri, sensazioni, percorsi, scrittura anarcoide in libertà più o meno vigilata.
giovedì 8 maggio 2014
domenica 4 maggio 2014
Filo rosso.
L'urgenza.
Il fremito che parte, piedi gambe bacino corpo, sospeso tra suolo e cielo, come una danza.
E ci provi a tenerlo lì, ad addomesticarlo, a chiudere la diga.
Ci provi
(ci provi?)
Ma non funziona, non è così che deve andare.
Il fremito che parte, piedi gambe bacino corpo, sospeso tra suolo e cielo, come una danza.
E ci provi a tenerlo lì, ad addomesticarlo, a chiudere la diga.
Ci provi
(ci provi?)
Ma non funziona, non è così che deve andare.
domenica 12 gennaio 2014
Sabbie immobili.
sentirsi infognato
in palude
che odora di gogna
immobile in sabbia
altrettanto immobile
che risucchia
più sei fermo
e più ti porta
giù
giù
giù
ti agguanta
ti soffoca ti strangola
ti stupra
e ride
RIDE
della faccia sporca
di bava e sudore
delle promesse da marinaio di terra bruciata
delle vuote menzogne opache e brillanti
della tua incostanza nell'incostanza
del costante "migliorerò"
"cambierò"
"farò mille passi e mille ancora"
quando sei solo un povero zoppo
che al primo accenno di movimento
cade sulla schiena
strozzato da un boccone
troppo dolce
troppo amaro
troppo vero
in palude
che odora di gogna
immobile in sabbia
altrettanto immobile
che risucchia
più sei fermo
e più ti porta
giù
giù
giù
ti agguanta
ti soffoca ti strangola
ti stupra
e ride
RIDE
della faccia sporca
di bava e sudore
delle promesse da marinaio di terra bruciata
delle vuote menzogne opache e brillanti
della tua incostanza nell'incostanza
del costante "migliorerò"
"cambierò"
"farò mille passi e mille ancora"
quando sei solo un povero zoppo
che al primo accenno di movimento
cade sulla schiena
strozzato da un boccone
troppo dolce
troppo amaro
troppo vero
Sludge by DuHastMich |
mercoledì 25 dicembre 2013
Buon Natale al cazzo.
Beh, un altro Natale, e non cambia nulla.
Anzi, fanculo al politicamente corretto, non è Natale è solo un 25 dicembre come tutti gli altri, senza neve zenzero dolcetti babbi natali e parentame natalizio vario, posso dire tutte le parolacce che voglio.
Beh, un altro Natale, e non cambia un cazzo.
Anzi, fanculo al politicamente corretto, non è Natale è solo un 25 dicembre come tutti gli altri, senza neve zenzero dolcetti babbi natali e parentame natalizio vario, posso dire tutte le parolacce che voglio.
Beh, un altro Natale, e non cambia un cazzo.
giovedì 12 dicembre 2013
Di fretta n°2.
Tornando
per assurdo
all'assurdo
corrocorrocorro
sul foglio bianco
e
non
so
come o cosa scrivere del
nulla
che ho in testa.
per assurdo
all'assurdo
corrocorrocorro
sul foglio bianco
e
non
so
come o cosa scrivere del
nulla
che ho in testa.
mercoledì 11 dicembre 2013
Dei Forconi e dell'Italia tetra e sinistra
Cara Sinistra e cari lettori,
per una buona volta metterò da parte il mondo rarefatto della creazione artistica per parlare di cose schifosamente vere e concrete.
Perchè, perdonate il francesismo, quando i coglioni frullano non c'è poesia che li possa tenere al loro posto.
In questi giorni una triste e amara verità sta danzando davanti ai miei occhi, e non posso tacerne, anche volendo.
Cara Sinistra italiana, io non ti reggo più.
Lo dico con un groppo in gola, ma non posso trattenermi. Non ce la faccio.
Da due giorni a questa parte stiamo facendo a gara a chi è più bravo a liquidare la protesta dei Forconi.
Sono fascisti, violenti, facinorosi, fascisti, popolo bue, borghesotti, fascisti, cattivi, stupidi. Ho già detto "fascisti"?
Non li si ascolta, non ci si prova nemmeno a capire il perchè di una protesta così vibrante e sentita.
Ma, e qua trattengo le bestemmie più empie e fragorose, COSA CAZZO STIAMO FACENDO?
lunedì 9 dicembre 2013
Kami no Itte.
Egli osserva in ginoccho.
Polvere nasce da polvere, l'intero orizzonte appare sfocato come pianto di donna.
Le narici si riempiono di cenere.
Il fuoco divora quei pochi che ancora resistono all'assalto delle truppe bianche.
Ciò che era conquistato è perso, ciò che era preso è tolto.
Ed è bastato semplicemente un piccolo, sapiente, ispirato movimento dell'Avversario a capovolgere le sorti di una battaglia che pareva vinta in partenza.
Polvere nasce da polvere, l'intero orizzonte appare sfocato come pianto di donna.
Le narici si riempiono di cenere.
Il fuoco divora quei pochi che ancora resistono all'assalto delle truppe bianche.
Ciò che era conquistato è perso, ciò che era preso è tolto.
Ed è bastato semplicemente un piccolo, sapiente, ispirato movimento dell'Avversario a capovolgere le sorti di una battaglia che pareva vinta in partenza.
domenica 8 dicembre 2013
Genesi di Dubbio, Certezza, Uomo.
Dimessi gli abiti del ragioniere pomposo, dove ragioniere sta per colui che ragiona e/o colui che ha sempre ragione, ciascuno è figlio del magnifico Dubbio.
Divino e in quanto divino alcolico, sommo e differente, multiplo e diviso, c'è da chiedersi chi sia?
Già il punto di domanda è un buon inizio.
Vi sono diverse teorie a riguardo.
Eccone una, vergata di mio pugno in un'estasi così estatica che non ha abbisognato di sostanza stupefacente alcuna.
Divino e in quanto divino alcolico, sommo e differente, multiplo e diviso, c'è da chiedersi chi sia?
Già il punto di domanda è un buon inizio.
Vi sono diverse teorie a riguardo.
Eccone una, vergata di mio pugno in un'estasi così estatica che non ha abbisognato di sostanza stupefacente alcuna.
NB: Non sono stati maltrattati animali e/o tappeti nella realizzazione di questo film mentale.
sabato 7 dicembre 2013
Ancora ripromettente.
Ed eccomi
ancora
ripromettente ripetente
reo confesso sconfessato
da fatti
un giro
sulle montagne
russe
o italiane o francesi o peruviane
l'Everest è dentro di noi
ovunque posiamo il piede
la sua ombra
ci precede.
ancora
ripromettente ripetente
reo confesso sconfessato
da fatti
un giro
sulle montagne
russe
o italiane o francesi o peruviane
l'Everest è dentro di noi
ovunque posiamo il piede
la sua ombra
ci precede.
domenica 11 agosto 2013
Gli amanti (René Magritte).
Non ti vedo.
Sento che ci sei.
Sento la tua presenza
dietro il velo.
È tutto buio
non capisco
più
nulla.
Sento la tua presa forte
il tuo respiro
su di me
ma
dove sei
Amore?
Parlo
ma
non sento la mia voce.
Urlo
ma
non emetto suono.
Sento il contatto delle nostre labbra.
Ma
c'è qualcosa tra noi.
Ho freddo.
Dove sono gli sguardi
spensierati?
Il calore?
L'Amore?
Timidamente
ti allontani.
E
sento
che stavolta
non tornerai.
Piango
ma non scendono lacrime.
Cado
ma non sento dolore.
Muoio.
Ma non sento niente.
Sento che ci sei.
Sento la tua presenza
dietro il velo.
È tutto buio
non capisco
più
nulla.
Sento la tua presa forte
il tuo respiro
su di me
ma
dove sei
Amore?
Parlo
ma
non sento la mia voce.
Urlo
ma
non emetto suono.
Sento il contatto delle nostre labbra.
Ma
c'è qualcosa tra noi.
Ho freddo.
Dove sono gli sguardi
spensierati?
Il calore?
L'Amore?
Timidamente
ti allontani.
E
sento
che stavolta
non tornerai.
Piango
ma non scendono lacrime.
Cado
ma non sento dolore.
Muoio.
Ma non sento niente.
René Magritte, "Gli Amanti" |
(scritto un umido 22 agosto di un umido 2010)
Iscriviti a:
Post (Atom)